Tour in barca a Torcello
Tour isola di Torcello
Tour in barca a Torcello
Affascinante, unica e piena di storia, grazie al nostro tour in barca delle isole di Venezia siamo giunti in uno dei primi insediamenti della laguna. Ecco la bellissima isola di Torcello!

Torcello fu uno dei primi insediamenti della laguna. Ai tempi dell’Impero Romano questa isola era già abitata da una popolazione modesta dedita alla caccia e alla pesca. In seguito trovarono qui rifugio le popolazioni della vicina terraferma, in particolare di Altino, in fuga dalle invasioni dei barbari.
Risale al 639 infatti la prima edificazione della Cattedrale, dedicata a Theotocos, testimonianza questa dell’indole antilongobarda ed antiariana della popolazione che quindi apparteneva alla sfera bizantina.
Divenne relativamente presto un vivace e florido centro urbano che allargò la sua giurisdizione fino a Malamocco e che quindi arrivò a comprendere gran parte della laguna esclusa la parte meridionale da Malamocco a Chioggia.
Il periodo di maggior splendore fu quello tra il X e XI secolo, periodo a cui risale infatti la ricostruzione della Cattedrale ( 1008 ) con la forma attuale, e la costruzione del maestoso Campanile.

Iniziò però ad essere abbandonata dal XV secolo in favore della sicuramente più fascinosa e fiorente Venezia e anche a causa delle condizioni ambientali che portarono ad un progressivo impaludamento del territorio. Quasi disabitata, per molti anni regnò l’abbandono.
Delle molte costruzioni non se ne salvò quasi nessuna a parte la basilica di Santa Maria Assunta, la torre campanaria e qualche reperto che suscitano ancor oggi l’interesse dei visitatori.


Curiose sono alcune leggende collegate a Torcello. Sull’isola lagunare sorge il Ponte del Diavolo. La leggenda narra che una ragazza, alla quale era stato ucciso l’amato, fece un patto con il Diavolo. Esso voleva 7 anime ed in cambio le avrebbe restituito il suo amato.
L’appuntamento per lo scambio avvenne proprio nel punto in cui si trova il ponte. La ragazza appena vide l’amato riuscì a scappare con lui senza aver mantenuto fede al patto stretto con il Diavolo, che ancora oggi si trova lì in attesa delle anime che gli spettano. Una seconda leggenda è quella legata al Trono di Attila, più precisamente al suo nome.
Non si trovano infatti testimonianze della presenza del capo Unno nell’isola. Infatti essendo questi territori lagunari il rifugio delle popolazioni in fuga dalle invasioni barbariche è logico pensare che tali barbari, che non erano abili naviganti e non disponevano di imbarcazioni, non raggiunsero mai le suddette isole. Più probabilmente l’origine del nome è ironica. Nel trono si sedevano infatti i tribuni dell’amministrazione ed i vescovi per incassare le tasse e le offerte dalla popolazione…